Manuale di letteratura italiana contemporanea (2014) by Alberto Casadei & Marco Santagata

Manuale di letteratura italiana contemporanea (2014) by Alberto Casadei & Marco Santagata

autore:Alberto Casadei & Marco Santagata [Casadei, Alberto & Santagata, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2016-01-31T23:00:00+00:00


Alberto Moravia

1. La vita

Alberto Pincherle Moravia (poi solo Moravia) nasce a Roma nel 1907 da una famiglia alto-borghese di origine ebraica. La sua adolescenza è segnata da una grave forma di tubercolosi ossea, che lo costringe a lunghi periodi di isolamento e di soggiorno in sanatori. Si manifesta in questi anni un suo forte interesse per la letteratura, che si concretizza in precoci tentativi di racconti e di testi teatrali, e soprattutto nel romanzo Gli indifferenti, uscito nel 1929 e presto accolto da un buon successo di critica e di pubblico. Durante il Ventennio fascista Moravia collabora con Massimo Bontempelli e con la rivista «900», dalla quale ricava molti stimoli e una notevole apertura verso le letterature europee. Negli anni Trenta e Quaranta aumentano i contrasti con il regime, che lo costringe a firmare i suoi lavori con uno pseudonimo e censura vari scritti. Nel 1941 sposa la scrittrice Elsa Morante, che lascerà nel 1962 per convivere con un’altra scrittrice, Dacia Maraini.

Nel 1944 Moravia torna a pubblicare un romanzo (breve) di successo, Agostino, e decide poi di dedicarsi alla narrativa di tipo realistico-sociale con il romanzo La romana (1947), le serie dei Racconti romani (1954-59) e con un altro romanzo, La ciociara (1957), che chiude questa fase: essa fu peraltro scandita dalla pubblicazione di molte altre opere, fra cui va segnalato almeno il romanzo Il disprezzo (1954). I temi di fondo della poetica moraviana (l’analisi spietata della decadenza borghese; il rapporto sesso-denaro-società; il vuoto esistenziale e morale) vengono analizzati da svariati punti di vista e quasi ossessivamente. In alcune di queste opere (come La ciociara) è evidente l’ottica di un possibile riscatto politico. Moravia infatti si avvicinò al Partito comunista, pur rimanendo un indipendente, e pur intersecando le analisi sociali di tipo marxista con quelle psicanalitiche e con quelle esistenzialiste – lo scrittore italiano seguì con interesse l’opera del filosofo francese Jean-Paul Sartre, uno dei maggiori esponenti dell’esistenzialismo laico.

Un romanzo che segna una svolta nella produzione moraviana è La noia, uscito nel 1960: in esso e nei testi successivi torna a prevalere un forte pessimismo, sia sulla funzione dell’arte sia sui destini della borghesia, mentre la distensione narrativa degli anni Quaranta e Cinquanta lascia il posto a tentativi di sperimentazione (come nel romanzo L’attenzione, 1965). Le ultime opere ripetono i temi consueti, ma lasciando un notevole spazio all’attualità (per esempio per l’analisi del fenomeno del terrorismo proposta in La vita interiore, 1978): vengono anche pubblicate, su numerosi giornali e riviste nel dopoguerra, raccolte di saggi e di scritti di viaggio. Lo scrittore muore a Roma nel 1990.



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